Articoli

Le risorse del PNRR per l’innovazione digitale delle imprese

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un’occasione da non perdere per le imprese italiane. Sul piatto risorse finanziarie per sostenere progetti innovativi nelle imprese e rafforzare le competenze digitali del personale dipendente.

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” una delle sei missioni del Piano PNRR dedicato all’innovazione e alla Digital Transformation del Paese, che stanzia risorse finanziarie con l’obiettivo di:

  • Incrementare la produttività favorendo la ripresa delle attività
  • Creare nuove opportunità
  • Favorire gli investimenti in chiave digitale

Transizione 4.0. uno dei pilastri del PNRR, prevede incentivi previsti per due anni con decorrenza anticipata al 16 Novembre 2020 con un potenziamento delle seguenti misure per la Trasformazione Digitale: Credito d’Imposta Industria 4.0., Credito d’Imposta software, Credito d’Imposta Formazione 4.0. e Credito d’Imposta R&S, Innovazione e Design.

CREDITO D’IMPOSTA SOFTWARE 4.0.

Beni strumentali immateriali tecnologici avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0. nella misura del 20% per investimenti fino ad un milione di euro per le imprese, senza distinzione di settore e/o dimensione. Rientrano nell’agevolazione del Credito di Imposta Software 4.0. anche le spese sostenute per soluzioni di Cloud Computing.

CREDITO D’IMPOSTA SOFTWARE
  • 10% per gli investimenti software fino ad un milione di euro per il 2021
  • 15% per strumenti e dispositivi tecnologici destinati alla realizzazione di forme di lavoro agile (2021).
CREDITO D’IMPOSTA FORMAZIONE 4.0.

Investire nelle competenze digitali delle persone, grazie al Credito d’Imposta Formazione 4.0. le imprese hanno l’opportunità di consolidare o creare competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0. usufruendo delle risorse finanziarie stanziate dal progetto Transizione 4.0.:

  • 30% per le grandi imprese fino ad un massimo di euro 200.000
  • 40% per le medie e 50% per le piccole imprese con un massimo di euro 300.000.

Bonus esteso per il biennio 2021/2022 per le attività formative di dipendenti e imprenditori nelle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

CREDITO D’IMPOSTA RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE E DESIGN

In particolare per le attività di innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti e processi di produzione nuovi o migliorati, il Credito d’Imposta è concesso nella misura del 10%-15% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Per info e requisiti incentivi consulta il sito del MISE

Vuoi saperne di più sui nostri software? Hai delle esigenze specifiche e necessiti di un progetto personalizzato?

Accedi al bando Voucher Digitali I4 Alessandria – Asti

La Camera di Commercio Alessandria – Asti ha approvato un nuovo bando a sostegno dell’innovazione nelle imprese: Bando Voucher Digitali I4.

Le risorse complessive stanziate ammontano a 700.000 euro. I progetti finanziabili tramite contributi a fondo perduto sotto forma di voucher al 70% delle spese ammissibili prevedono un minimo 4.000 euro e massimo 10.000 euro per ciascuna impresa.

Per chi e quali spese?

A beneficiare del Bando saranno le Piccole e Medie Imprese astigiane e alessandrine che abbiano effettuato interventi di innovazione tecnologica, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con tutte le normative.

Diverse le tecnologie finanziabili indicate nel bando: manifattura, cloud, robotica avanzata, stampa 3D, internet, Cyber Security, Big Data e Analytics, soluzioni tecnologiche per la navigazione interattive, sistemi di ecommerce, soluzioni di Smart Working, connettività e molto altro.

Ammesse le spese per consulenza e formazione che devono ricoprire almeno il 20% delle spese ammissibili e acquisto di beni  e servizi strumentali con un limite massimo di 80% delle spese inclusi dispositivi, attivazione, connessione, licenza d’uso e aggiornamenti.

Il bando è attivo dal 07 Giugno 2021 fino al 20 Settembre 2021.

Per info e requisiti, scopri il bando ufficiale.

Per progetti o ulteriori info, non esitare a contattarci!

Formazione Digitale tra Fondo Nuove Competenze e Credito d’Imposta

Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva del Lavoro finanziato con 730 milioni di Euro dal Decreto Rilancio per il 2020/2021 per contrastare gli effetti economici dell’epidemia.

Tale fondo nasce con l’obbiettivo di adeguare le competenze dei lavoratori destinando parte delle ore di lavoro alla formazione per un massimo di 250 ore per ognuno. Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo.

Quali ambiti di formazione?

Un’opportunità per le imprese per accrescere il livello delle competenze dei lavoratori riducendo il gap sulle tecnologie digitali.

Attraverso percorsi formativi, le aziende hanno la possibilità di sviluppare le Digital Hard Skill legate alle competenze digitali quantificabili con l’utilizzo di strumenti tecnologici e le Digital Soft Skill ovvero tutte quelle capacità di poter intraprendere nuove modalità operative con maggior consapevolezza strettamente interconnesse al modo di interagire, comunicare e cooperare in team.

Il Fondo Nuove Competenze è stato prorogato fino al 30 Giugno 2021.

Per info e accesso al Fondo, visita il sito dell’Anpal.

Credito d’Imposta Formazione

Altra opportunità messa a disposizione dal governo a sostegno delle imprese per la formazione del personale dipendente. Il Credito d’Imposta Formazione, parte del Piano Transizione 4.0. nasce proprio per l’acquisizione di nuove competenze digitali.

L’attività formativa deve riguardare uno o più ambiti di informatica, tecnologie, vendita, marketing e tecniche di produzione. Nel dettaglio sono ammissibili al Credito d’Imposta Formazione:

  • Costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione: spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto;
  • Spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • Costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • Spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Le tematiche riferite alla Formazione 4.0. riguardano analisi dei dati, cloud e fog computing, big data, simulazione e sistemi cyber-fisici, interfaccia uomo macchina, cyber security, manifattura additiva, prototipazione rapida, integrazione digitale dei processi aziendali, internet delle cose e delle macchine.

Per chi e quali vantaggi?

Il Credito d’Imposta Formazione 4.0. è rivolta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le organizzazioni di soggetti non residenti indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Tale incentivo è riconosciuto in misura del:

  1. 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese;
  2. 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese;
  3. 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.

Per info su requisiti e modalità di accesso al Credito visita il sito del Mise.

Per maggiori informazioni su progetti, formazione e software non esitare a contattarci.

Innovazione & Imprese: Piano Nazionale Transizione 4.0.

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0. ha introdotto potenziamenti di aliquote per tutte le misure a favore delle imprese residenti in Italia che intendono investire i beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

I nuovi Crediti d’Imposta sono previsti per due anni con decorrenza anticipata al 16 Novembre e validi fino al 31 Dicembre 2022. Confermata la possibilità per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022 di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto di almeno o pari al 20% dell’importo e consegna entro i sei mesi successivi (Giugno 2023).

| Quali beni agevolabili? |

Beni Materiali e Immateriali: 

  • Incremento dal 6% al 10% del credito per i beni strumentali materiali per l’anno 2021;
  • Incremento dal 6% al 15% destinati agli investimenti effettuati nel 2021 per l’implementazione del lavoro agile:
  • Estensione del credito ai beni immateriali (non 4.0.) con il 10% per gli investimenti nel 2021 e 6% per il 2022.

Beni Materiali 4.0. per spese:

  • inferiori ai 2,5 milioni di euro con aliquota potenziata al 50% per il 2021 e al 40% per il 2022.
  • tra i 2,5 e i 10 milioni di euro disponibile una nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022.
  • tra i 10 e i 20 milioni di euro introduzione di un nuovo tetto del 10% per il 2021 e 2022.

Beni Immateriali 4.0.: incremento dal 15% al 20% del credito e potenziamento del massimale ad 1 milione di euro.

Credito Formazione 4.0.: estensione del Credito d’Imposta alle spese sostenute per la formazione di dipendenti e imprenditori nel biennio 2021/2022.

Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Green & Design:

R&S: incremento dal 12% al 20% e maggiorazione del massimale a 4 milioni di euro.

Innovazione Tecnologica: maggiorazione dal 6% al 10% e incremento del massimale a 2 milioni di Euro.

Innovazione Green & Digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale a 2 milioni di euro;

Design: credito dal 6% al 10% con un massimale a 2 milioni.

Per modalità di accesso e requisiti consultare il sito del Mise.

Per richieste commerciali o approfondimenti, non esitare a contattarci: info@artware.it.

 

Digitalizzazione Imprese: Risparmio & Incentivi 2021

Quest’ultimo anno è stato una conferma di quanto il digitale, se inserito all’interno di una strategia, può rappresentare un valore aggiunto per il business.

Le imprese indipendentemente dal settore e dalla fase economica, hanno la necessità di reinventarsi e rinnovarsi per essere resilienti e competitivi in un mercato sempre più esigente.

Ma spesso, una tra le domande più comuni è:

Quanto effettivamente un’impresa può risparmiare digitalizzando i processi?

Una ricerca a cura di Sap Concur condotta in collaborazione con la Cgia di Mestre “Indagine sulla digitalizzazione e sui risparmi reinvestiti nelle imprese“, prende in analisi l’impatto della digitalizzazione su una medio-grande impresa con più di 50 dipendenti in un momento storico particolarmente critico come il fronteggiamento della crisi causata dal Covid19.

Un risparmio che si aggira tra i 10 e i 50 mila euro per il 37,7%, mentre più del 57% dichiara un vantaggio fino a 10 mila euro all’anno. Il 2% delle imprese dichiara un risparmio che va oltre mezzo miliardo di euro (Fonte Dati: La Stampa).

Nel 83% dei casi i risparmi vengono reinvestiti in azienda, all’incirca 1 impresa su 3 impiega solo in parte il vantaggio mentre un abbondante 34% lo utilizza completamente. Inoltre, dai dati emergono che un altro 14% prende in considerazione di reinvestire in un secondo momento e contrariamente, meno di 2 imprese su 10 corrispondente circa al 17%, impiegano il risparmio in altre esigenze.

A fronte di ciò, è interessante constatare che le aree in cui vengono impiegati i fondi si distinguono in: software, impianti, macchinari in primis con un 40%, a seguire Ricerca & Sviluppo al 18% e formazione 17%. Una percentuale inferiore al 10% riserva i fondi al Welfare Aziendale, alla Sostenibilità, ad assunzioni e a contratti.

Bonus & Agevolazioni Fiscali 2021 per l’Innovazione Digitale nelle Imprese

CREDITO D’IMPOSTA PER I BENI IMMATERIALI 4.0.: Agli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0. (tra cui software) è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 15% del costo nel limite massimo di 700.000. Agevolabili anche le spese sostenute mediante soluzioni di Cloud Computing.

RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE: Credito d’imposta riconosciuto in misura pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro per le attività di ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico. Mentre, per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti e processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati è riconosciuto:

  • Credito d’imposta pari al 6% delle spese agevolabili con un massimo di 1,5 milioni di euro.
  • Credito d’imposta pari al 10% delle spese agevolabili nel limite di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o innovazione digitale 4.0.

NUOVA SABATINI 2021: Misura che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Le domande presentate dalle imprese a decorrere dal 01 Gennaio 2o21 prevedono l’erogazione del contributo in un’unica soluzione.

Perché scegliere uno sviluppo software personalizzato?

Quali sono le considerazioni che stanno dietro alla scelta di optare per un software personalizzato?

Un software personalizzato può rappresentare un investimento in termini di efficienza per tutte le attività legate alla gestione aziendale. Un software su misura viene sviluppato appositamente sulla base alle esigenze dell’impresa, contrariamente al software “a pacchetto” a cui gli utenti si devono adattare. La complessità dei processi va di pari passo con l’aumento delle customizzazione per fornire sempre più flessibilità al mondo del business.

Le fasi che corrispondono alla realizzazione di un software su misura, si distinguono in:

  • Analisi della struttura e dei dati aziendali;
  • Individuazione delle criticità;
  • Definizione delle tecnologie e degli strumenti di sviluppo;
  • Implementazione e verifica degli obiettivi;
  • Modifiche e adattamenti;
  • Fase di Test e Verifiche;
  • Rilascio e manutenzione regolare.
| Quali vantaggi? |

Talvolta le soluzioni software a pacchetto rispondono solo ad alcune delle esigenze di un’impresa, mentre una personalizzazione è in grado di accompagnare il cliente nel grande percorso della digitalizzazione, supportando gli utenti nelle attività di gestione aziendale. Investire in questo di tipo di sistema, permette di far combaciare tutte le necessità in un unico strumento usufruendo di notevoli benefici quali efficienza, flessibilità e risparmio.

In prospettiva di un budget, è senza dubbio che uno sviluppo customizzato comporti un costo maggiore, ma allo stesso tempo non richiede importi di licenza fissi e si può contare su uno strumento che tenga conto di tutte le esigenze di cui hai bisogno.

Infine, un aspetto da tenere in considerazione e sicuramente di primaria importanza è la sicurezza. Nel caso di un applicativo su misura a differenza di un software a pacchetto, sono accessibili soltanto dal team di sviluppo e dall’azienda stessa, per cui i relativi rischi sono notevolmente ridotti. Pertanto, costruire un rapporto di fiducia con la software house di riferimento può rivelarsi fondamentale per l’integrazione, l’utilizzo e la manutenzione del sistema.

Per un mercato sempre più in evoluzione sotto il punto di vista dell’innovazione, una soluzione personalizzata può rappresentare la scelta vincente per l’ottimizzazione del flusso aziendale.

 

“Conosci te stesso. Conosci il cliente. Innova.”
Beth Comstock

 

Il valore della consulenza informatica per il tuo business

La consulenza informatica (definita anche IT Consulting o Business and Technology) sta ad indicare “una forma, ramo o settore della consulenza che consiste nella prestazione professionale di una o più persone esperte del settore dell’informatica aziendale, che fornisca consigli ad un’impresa su come utilizzare al meglio le tecnologie dell’informazione” (Wikipedia).

Ormai fondamentale in quasi tutte le realtà, la consulenza informatica ha un ruolo significativo nella strategia aziendale, integra e guida l’innovazione attraverso soluzioni tecnologiche funzionali all’ottimizzazione e all’efficienza dei flussi aziendali.

| I settori |

Oltre alle specializzazioni su aree specifiche, in linea di massima il mercato dei servizi IT su cui spazia la consulenza informatica è suddiviso nei seguenti settori:

  • IT Strategy;
  • IT Architecture;
  • IT Security and Software;
  • Implementazione IT;
  • Systems Integration;
  • Data Analytics;
  • ERP;
  • Management;
| Quali vantaggi per le PMI? |

Avvalersi di una consulenza aziendale per una PMI può essere una scelta vincente sotto vari punti di vista:

  • Efficienza: un’attenta analisi permette di individuare rallentamenti, perdite di tempo, colli di bottiglia e cali di prestazione per poter gestire l’intero flusso di dati in modo efficace automatizzando i processi.
  • Riduzione dei costi: talvolta una mancata manutenzione regolare o l’utilizzo di sistemi obsoleti, può comportare significative perdite di tempo e denaro. Pertanto, grazie ad una consulenza informatica è possibile valutare ed individuare la migliore soluzione per il tuo business.
  • Sicurezza: oggi più che mai, risulta sempre più importante garantire un alto grado di sicurezza informatica per evitare di incorrere a intrusioni o perdite di dati. Un’attenta analisi effettuata da personale esperto, consente di individuare le tecnologie più opportune per protezioni efficaci dell’intero sistema IT aziendale.
  • Normative: il mancato adempimento alle varie disposizioni che regolano il trattamento dei dati può comportare sanzioni, per cui anche a livello normativo una consulenza informatica può apportare gli interventi necessari per salvaguardare la tua impresa.

Affidarsi ad un’azienda specializzata del settore IT può garantirti un’organizzazione efficace con una conseguente crescita del tuo business.

 

Digitalizzazione aziendale: Business & ERP

Quarantena, Smart Working e digitalizzazione, sono diventati termini sempre più utilizzati e che han fatto si che il percorso verso l’innovazione accelerasse in modo esponenziale, come mai prima d’ora.

A livello di business, si potuto constatare quanto le imprese che più hanno reagito velocemente e si sono adattate al cambiamento, si siano rinnovate nell’erogazione dei beni e servizi, cogliendo le opportunità offerte dai nuovi mercati.

Innanzitutto, un’azienda che intenda ottimizzare tempo e risorse migliorando i processi, è necessario che adotti un sistema ERP efficiente per una gestione completa delle attività.

| Ma in cosa consiste un software ERP? |

Erp ovvero Enterprise Resources Planning indica un sistema informatico che consente di pianificare e coordinare i processi di un’intera azienda:

  • Produzione
  • Logistica
  • Magazzino
  • Vendite
  • Acquisti
  • Risorse Umane
  • Amministrazione

Una piattaforma condivisa che permette di attivare e personalizzare diversi moduli preposti a ottimizzare i diversi settori aziendali, il software gestionale ERP ti consente di snellire le procedure, centralizzando le informazioni così da eliminare gli sprechi e ridurre i costi.

| ERP Standard o ERP Personalizzato |

L’ERP standard è una soluzione utilizzabile fin da subito, un software senza particolari specifiche su misura, spesso ci si orienta verso una soluzione di questo tipo per i vantaggi economici e la disponibilità immediata.

L’ERP personalizzato invece, è una soluzione creata per rispondere ad esigenze specifiche, integrabile e flessibile in base al modificarsi dell’impresa e dei relativi applicativi. Un sistema ERP personalizzato può contribuire notevolmente alla riduzione degli sprechi e all’efficienza aziendale.

| Vantaggi |

Il gestionale aziendale è un primo passo verso la Digital Transformation, attraverso un unico strumento è possibile coordinare e condividere informazioni tra le diverse funzioni.

Ma quali sono i vantaggi?

  • Trasparenza: l’Erp ti garantisce il massimo livello di trasparenza nei processi, riducendo il rischio di errore e aumentando la collaborazione tra le aree aziendali.
  • Integrazione: grazie all’Erp puoi ottenere la massima interazione, abilitando l’elaborazione dei dati e il controllo del flusso di lavoro.
  • Gestione ottimizzata: la raccolta e l’elaborazione dei dati consentono di migliorare la completa gestione aziendale, grazie ai diversi strumenti integrabili e personalizzabili, puoi aver processi automatizzati ed efficienti.

 

 

 

 

Il lavoro diventa agile: i benefici tra Work-Life Balance e produttività

Smart Working, il nuovo modello organizzativo che sta riscontrando un notevole successo tra le Piccole, Medie e Grandi Imprese. La necessità di poter rimanere operativi, soprattutto in questa situazione di emergenza sanitaria, ha spinto le aziende ad accelerare il percorso verso l’innovazione accogliendo senza troppi limiti una nuova modalità di lavoro.

| In cosa consiste il lavoro agile? |

Il lavoro agile o meglio definito Smart Working è un concetto sempre più diffuso in molte realtà, si tratta di un nuovo modello Smart del lavoro che prevede la combinazione di concetti come autonomia, flessibilità e collaborazione.

E’ fondamentale sottolineare quanto l’introduzione di un piano Smart Working non sia riconducibile al semplice “lavorare da casa” ma richiede una riorganizzazione generale, in primis manageriale, con una conseguente analisi dei diversi aspetti aziendali dagli obbiettivi, alle esigenze e alle priorità.

In questo processo di innovazione, le tecnologie digitali assumono un ruolo fondamentale in quanto permettono di superare i tradizionali limiti legati al tempo e allo spazio di lavoro, fornendo la possibilità di intraprendere nuove modalità di erogazione dei servizi volti a favorire un risparmio economico e un miglioramento dell’efficienza.

Inoltre, uno dei principi fondanti dello Smart Working sta nella considerazione degli spazi di lavoro e nella valorizzazione dell’idea secondo cui l’attività lavorativa non necessariamente si esprime in un unico luogo e in determinati orari. La progettazione degli ambienti in particolare, impatta in modo notevole la produttività individuale, per cui risulta importante garantire ai dipendenti un luogo di lavoro che soddisfi le necessità e il benessere psico-fisico del lavoratore.

Nonostante l’incremento dei lavoratori in Smart Working sia stato riscontrato perlopiù nelle ultime settimane per far fronte all’emergenza in corso, già dal 2017 è in vigore la normativa 81/2017 che disciplina il lavoro agile in Italia. Secondo la legge, lo Smart Working rientra nell’ambito del lavoro subordinato stabilito mediante accordo tra le parti, favorendo flessibilità nello svolgimento della prestazione lavorativa rispetto a luoghi ed orari di lavoro.

I recenti Decreti del 2020 con relativi incentivi fiscali, attuati per far fronte all’emergenza sanitaria, semplificano l’accesso al lavoro agile ma è comunque indispensabile che vengano individuati e rispettati gli adempimenti previsti dalle nuove misure e le disposizioni in materia di sicurezza.

| I benefici |

Come già accennato precedentemente, lo Smart Working richiede un cambiamento culturale e organizzativo dell’impresa volto a superare i tradizionali confini ormai radicati in molte realtà. Pertanto, l’applicazione di un corretto piano Smart che risponda perfettamente alle esigenze e priorità aziendali, può aprire nuove prospettive di business portando diversi benefici sia dal lato operativo (Smart Worker) che manageriale (Smart Manager):

  • Risparmio legato alla gestione delle sedi aziendali;
  • Riduzione degli spostamenti per i lavoratori;
  • Abbassamento del tasso di assenteismo;
  • Incremento della produttività;
  • Miglioramento del bilanciamento tra produttività individuale e qualità della vita.

Dato l’impatto positivo riscontrato in molte realtà, potrebbe essere interessante valutare concretamente la continuità di questo modello di organizzazione Smart che seppur avviato in tempi brevi, ha garantito un’operatività essenziale in diversi settori.

Bando 34/04: favorire gli investimenti per lo sviluppo delle imprese piemontesi

In partenza un nuovo Bando 34/04 della Regione Piemonte “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi“, volti a favorire l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto, per la realizzazione di progetti di sviluppo, consolidamento e formazione di scorte.

Tali agevolazioni sono destinate alle Micro Piccole Medie Imprese e alle Grandi Imprese con:

  • almeno un’unità locale operativa attiva in Piemonte o da attivare alla conclusione del progetto;
  • che non risultino in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria vigente;
  • iscritte al Registro Imprese della CCIAA;
  • codice ATECO ammissibile da Bando.
FINANZIAMENTI

Le due misure di intervento previste dal bando sono le seguenti: A| destinata alle Micro, Piccole e Medie Imprese e B| rivolta alle Grandi Imprese.

A | riservata alle MPMI:
  • prestito agevolato fino a copertura del 100% delle spese ammissibili;
  • importo minimo pari a euro 25.000 per Micro e Piccole Imprese ed euro 250.000 per le Medie Imprese;
  • percentuale massima di intervento regionale a tasso zero al 70% e 30% di fondi bancari o fondi Confidi con un rimborso minimo 36 mesi e massimo: 60 mesi per importi fino a euro 250.000,00, 72 mesi per importi fino a euro 1.000.000,00 e 84 mesi per importi superiori a euro 1.000.000,00.
B | riservata alle Grandi Imprese:
  • prestito agevolato a copertura fino al 100% delle spese ammissibili;
  • investimento minimo pari ad euro 500.000;
  • percentuale massima di intervento regionale a tasso zero 70% e 30% fondi bancari o fondi Confidi, con rimborso minimo di 36 mesi e massimo: 72 mesi per importi fino a euro 1.000.000,00 e 84 mesi per importi superiori a euro 1.000.000,00.

Per entrambe le misure rientrano tra le spese ammissibili:

A. Spese principali:hardware e software, licenze, macchinari e impianti di servizio, mobili, arredi, macchine d’ufficio, automezzi per trasporto di cose alimentari a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi, opere edili, brevetti, marchi, diritti d’autore, sistemi e certificazioni aziendali che riguardino la qualità della lavorazione, il rispetto dell’ambiente, la sicurezza e la salute dei lavoratori, certificazioni di prodotto non obbligatorie rilasciate da Organismi di certificazione adeguatamente accreditati.

B. Spese con limitazione: spese per servizi (consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, costi di pubblicità e marketing, spese per partecipazione a fiere, locazione di immobili per l’attività di impresa, locazione operativa ecc..), acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa, avviamento d’azienda e scorte.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

L’obbiettivo di questa misura è favorire l’accesso al credito alle imprese piemontesi mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto:

  • Micro Imprese: 10% della quota di finanziamento pubblico erogata;
  • Piccole Imprese: 8% della quota di finanziamento pubblico erogata;
  • Medie Imprese: 4% della quota di finanziamento pubblico erogata.

Presentazione domande e documentazione a partire dal 18 Febbraio 2020.

Per ulteriori informazioni sulle spese ammissibili, requisiti e allegati, si consiglia di consultare il sito ufficiale del Finpiemonte.